Le pietre di altri pianeti e altre analogie
Carthago
Catania, 2024; br., pp. 116, cm 14x22,5.
EAN13: 9791255130284
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«Questi versi sono stati scritti dopo "Mal di bici". In qualche modo ne rappresentano il prosieguo. L'arco temporale della loro redazione è grossomodo compreso tra il 2013 e il 2016. L'occasione per tirarli fuori è il mantenimento di una promessa all'amico Giuseppe Pennisi. La molla della loro annotazione nei taccuini rossi Fabriano è un improvviso viaggio eoliano con partenza notturna. Nel tempo, che è memoria e cifra dell'umano, le circostanze e gli incontri hanno perso ogni nesso con i luoghi citati e con le persone reali ed è certo che questi versi non sarebbero mai venuti fuori da una piccola cassettiera metallica se le Eolie non fossero diventate un luogo del cuore per il loro autore e sua moglie. Per quanto vi ritroverete di non intellegibile o per ciò che non vi suona la responsabilità è unicamente di chi scrive, per ciò che vi torna e parla a voi, come parla a chi riesce ad abbandonare i metalli dei vizi, il merito è certamente di Viviana. A lei questi versi sono dedicati. Disancorati da angusti fondali col vento che gonfia le nostre vele. Questi versi fanno da apripista a un altro blocco di testi ancora chissà per quanto tempo lasciati a decantare».