La bambina in rosso. Egon Schiele visto dalle sue donne e dai contemporanei
Gilgamesh Edizioni
Asola, 2015; ril., pp. 160, ill., cm 13,5x21.
(Anunnaki. Narrativa).
collana: Anunnaki. Narrativa
ISBN: 88-6867-116-6
- EAN13: 9788868671167
Soggetto: Pittura,Saggi (Arte o Architettura),Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.18 kg
In ventotto anni di vita Egon Schiele ha lasciato dietro di sé un numero imprecisato di opere. Nell'immaginario collettivo Schiele è un pittore erotico, se non pornografico. Su Schiele come artista è stato scritto moltissimo. Per contro su Egon come uomo, sulla sua vita privata, sulle ragioni intime del suo male di vivere, si è scritto poco... Un piccolo borghese che della vita accetta selettivamente tutto (e solo) quello che considera funzionale alla sua missione, un anarchico che non si altera mai in omaggio a un principio di efficienza, una personalità libera ma condizionata in senso eroico dalla figura paterna, un fratello innamorato, sempre nei limiti in cui può concepire di darsi, ma non certo in senso platonico, della sorella Gerti. Un eterno fanciullo insomma, lo ha detto lui stesso. Lo si racconta qui, anche impietosamente, tramite le sue donne, soprattutto Gerti, la più importante, e altri personaggi, tutti intervistati post mortem, con una tecnica che ha consentito di far rivivere delle figure affascinanti ed intriganti. Come spesso accade nella scrittura, il personaggio principale alla fine risulta essere Gerti, anziché Egon. E forse in tutto ciò ha un ruolo una certa bambina in rosso...