Intavolatura de Cimbalo (Napoli 1576)
Antonio Valente
Ut Orpheus Edizioni
A cura di Maria Luisa Baldassari.
Bologna, 2022; br., pp. 104, cm 23x31.
EAN13: 9790215327146
Soggetto: Musica
Testo in:
Peso: 1 kg
Il volume presenta numerosi tratti di originalità: prima intavolatura per tastiera stampata a Napoli, non è compilata in note ma adotta un sistema numerico che non compare praticamente in nessun'altra stampa o manoscritto, italiano e non. La dedicatoria del volume, ad opera di Fra' Alberto Mazza, attribuisce a Valente l'invenzione di questo metodo di scrittura che renderebbe semplicissime lettura musicale ed esecuzione, tanto da consentire a chiunque, anche "giovani rozi che non conoscevano né musica né tasti", di arrivare a suonare in due mesi.
Il repertorio dell'Intavolatura è molto vario: una fantasia, sei ricercate, un Salve Regina su cantus firmus, quattro intavolature di chansons vocali più o meno diminuite e 9 tra variazioni, danze e danze/variazioni che usano "tenori" longevi come Romanesca o Zefiro. Mancano composizioni a destinazione liturgica, sia per la destinazione dilettantistica del volume sia forse perché oggetto della successiva pubblicazione di Valente.
L'Intavolatura è una specie di bignami del repertorio tastieristico del periodo, simile a pubblicazioni spagnole precedenti e napoletane più tarde, come quelle di Trabaci e Majone e in direzione opposta rispetto ai Versetti e alle contemporanee Ricercate di Rocco Rodio, che contengono un unico genere di composizioni.
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