Donne, corpo e mercato di fronte alle categorie del diritto costituzionale
Giappichelli Editori
A cura di Apostoli A.
Torino, 2021; br., pp. 288, cm 17x24.
(Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Brescia. Quaderni del LaCIS).
collana: Collana del Dipartimento di Giurisprudenza. Università degli Studi di Brescia. Quaderni del LaCIS
ISBN: 88-921-4021-3
- EAN13: 9788892140219
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 1 kg
La scelta di interrogare la disciplina costituzionale sul rapporto tra corpo delle donne e mercato è parsa fin da subito sfidante perché si confronta, da un lato, con la mancata presa di coscienza giuridica delle diversità dei due sessi e, dall'altro lato, con la posizione di soggezione della donna all'uomo. Tale circostanza impone di costruire un assetto ordinamentale peculiare perché sussistono condizioni (si pensi a violenza sessuale, prostituzione, procreazione) che riguardano precipuamente un sesso e che dunque devono essere analizzate, disciplinate e tutelate non in maniera asessuata ma attraverso le lenti di quel sesso. Quando l'ordinamento costituito non garantisce, sia pur implicitamente, la tutela di alcuni diritti fondamentali o supremi come dignità, eguaglianza, salute, cade nell'errore di permettere una organizzazione gerarchica fra gli esseri umani nella società. Non riconoscere la pari dignità sociale della componente femminile della società consentendo - o comunque tacendo sulla mercificazione del corpo che le stesse abitano, significa trattare non quelle donne, ma tutte le donne come se fossero meno degne di considerazione rispetto all'essere umano in generale. L'obiettivo che le autrici e gli autori auspicano venga raggiunto è la presa di coscienza anche giuridica del tema perché non è solo la donna vittima di una qualche forma di violenza il soggetto che subisce la violazione della (propria) dignità, ma è la società intera a veder evaporare, di volta in volta, un po' di dignità.