Tempi di rivolta. Una storia delle lotte indiane negli Stati Uniti
Giulio Einaudi Editore
Traduzione di Pugliano M. e Sciarra E.
Torino, 2024; ril., pp. 400, cm 14,5x22,5.
(La Biblioteca).
collana: La Biblioteca
ISBN: 88-06-26120-7
- EAN13: 9788806261207
Soggetto: Saggi Storici
Testo in:
Peso: 0.47 kg
I nativi americani non sono state vittime infelici e impassibili dello spietato sterminio portato avanti dagli Stati Uniti, ma hanno continuato a combattere per difendere il loro mondo e la loro terra dai tempi della Frontiera fino a oggi. Aram Mattioli traccia la storia di un popolo che, vedendo costantemente minacciata la propria esistenza, è riuscito a sopravvivere solo grazie alla lotta. Siamo abituati a immaginare la storia dei nativi americani come una storia di infinita oppressione subita passivamente; a pensare che dopo le grandi battaglie in cui capi leggendari sfidavano leggendari generali i popoli indigeni del Nord America abbiano accettato in maniera stoica il proprio destino di sconfitti. Ma le cose non sono andate proprio così, anzi, la loro resistenza non si è mai fermata, ha trovato altre strade: dalla disobbedienza civile ad azioni di protesta anche dura. E ancora oggi il popolo delle antiche tribù fa sentire la propria voce contro le politiche statunitensi che non hanno mai smesso di essere coloniali. Gli attivisti indiani, deposti le asce, l'arco e le frecce, hanno continuato a considerarsi guerrieri ma di tipo nuovo, cercando di raggiungere i propri obiettivi con i mezzi resi disponibili dalla costituzione, dalla democrazia e dallo stato di diritto degli Usa. Nella loro resistenza si sono serviti di risoluzioni, petizioni e sconfinamenti organizzati di massa della frontiera canadese-americana, per rivendicare le promesse sancite dai trattati storici; così come di pressioni politiche sul Congresso e di udienze e azioni legali. Aram Mattioli, uno dei massimi studiosi delle popolazioni indigene nordamericane, ci racconta, in modo documentato e appassionante, le pagine più vivide di questa resistenza, restituendoci il ritratto di uomini e donne dimenticati che nel corso dell'ultimo secolo non hanno smesso con spirito indomito di denunciare le ingiustizie subite e di conquistare i propri piccoli spazi di libertà; e mostrandoci come la resistenza indigena attraversi come un filo rosso la storia statunitense del XX secolo, inserendosi nel contesto globale delle lotte per l'autoaffermazione anticoloniale.