L'iniziativa parlamentare delle leggi
Giappichelli Editori
Torino, 2099; br., pp. 272, cm 17x24.
ISBN: 88-921-4619-X
- EAN13: 9788892146198
Luoghi: Italia
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L'unico studio monografico dedicato, nell'Italia repubblicana, all'iniziativa parlamentare delle leggi è quello di Pier Giorgio Lucifredi e risale al 1966. Basterebbe far notare che è passato più di mezzo secolo per giustificare l'intento del contributo che qui si presenta, avente il medesimo oggetto. Naturalmente non è questa l'unica ragione, ma può essere utile muovere proprio dall'impostazione dello scritto di Lucifredi per illustrarne delle altre. Il volume del 1966, dopo l'introduzione, è diviso in quattro parti. La prima concerne la titolarità del potere di iniziativa (in larga misura, ospita profili storici e di diritto comparato) . La seconda parte è volta a esaminare le "funzioni" dell'iniziativa parlamentare, a classificare le iniziative dei parlamentari di maggioranza e di opposizione (secondo il modo in cui esse si atteggiano in rapporto al Governo e agli elettori), a mettere in risalto - al contempo - "vitalità" e "necessità" dell'iniziativa parlamentare. Così Lucifredi delinea la cornice entro la quale situare, in modo equilibrato, il tema degli "abusi" dell'iniziativa parlamentare e degli inconvenienti che ne derivano. In effetti, è proprio questo argomento che sembra - e ciò traspare fin dall'inizio del volume - centrale per l'Autore. Esso viene sviluppato nella parte terza, dedicata ai "limiti dell'iniziativa parlamentare". Questi vengono distinti in due categorie. Dapprima, vengono indicati i limiti "nascenti dai principi". Ad esempio, argomenta Lucifredi, l'iniziativa parlamentare deve considerarsi esclusa per tutte le leggi di approvazione e di autorizzazione . Dipoi, sono enumerati i limiti "nascenti dal diritto positivo", come quelli scaturenti dalla "preclusione" o dall'iniziativa ad altri riservata. A questi l'Autore accosta i limiti posti dalla disciplina di partito o di gruppo. Dopodiché, nella quarta e ultima parte, Lucifredi si sofferma sulle "prospettive di riforma", tutte volte - ciò che corrobora la chiave di lettura proposta - a limitare ulteriormente l'iniziativa parlamentare.