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Quando il vino e l'olio erano doni degli dèi. La filosofia della natura nel mondo antico

Congedo Editore

Galatina, 2018; br., pp. 132, ill.

ISBN: 88-6766-213-9 - EAN13: 9788867662135

Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico

Luoghi: Europa

Extra: Antica Grecia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.63 kg


Il capitolo iniziale del volume, dovuto ad Arianna Fermani e intitolato "Tra ambiguità e misura: l''etica del bere' in alcuni snodi della riflessione di Platone e Aristotele": contributo alla definizione del rapporto tra vino e filosofia, un binomio che la studiosa definisce fecondo e che affonda le sue radici nella ricchissima e varia humus della cultura greca delle origini. Perché "ambiguità" e "misura"? Il vino costituisce la bevanda ambigua per eccellenza; esso è un dono del dio Dioniso, una bevanda propria dell'uomo, simbolo della civiltà di un popolo, portentosa medicina dell'anima e del corpo. Il capitolo di Mino Ianne, "La natura 'parla' ai filosofi. Conservazione dell'ambiente naturale e simbolismo dell'albero d'ulivo nel pensiero dei greci", è diviso sostanzialmente in due parti; nella prima egli delinea l'idea di natura e di paesaggio nella filosofia greca, in particolare nei presocratici e in Platone; nella seconda esamina il simbolismo dell'ulivo, tra l'altro, nella mitologia greca, in Omero e nei lirici greci.

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