Pasque di sangue. Ebrei d'Europa e omicidi rituali
Il Mulino
Bologna, 2007; ril., pp. 360, ill., cm 16,5x22.
(Biblioteca Storica).
collana: Biblioteca Storica
ISBN: 88-15-11516-1
- EAN13: 9788815115164
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 0.632 kg
Questo libro affronta uno dei temi più controversi nella storia degli ebrei d'Europa, da sempre cavallo di battaglia dell'antisemitismo: l'accusa, rivolta per secoli agli ebrei, di rapire e uccidere bambini cristiani per utilizzarne il sangue nei riti della Pasqua. Per quel che riguarda l'Italia, processi per omicidio rituale si ebbero quasi esclusivamente nella parte nord-occidentale, dove vi erano comunità di ebrei tedeschi (askhenaziti). Il caso più famoso accadde nel 1475 a Trento, dove numerosi ebrei della comunità locale furono accusati e condannati per la morte del piccolo Simonino, che la Chiesa ha poi venerato come beato fino a pochi decenni fa. Rileggendo senza pregiudizi la documentazione antica di quel processo e di vari altri alla luce della più vasta situazione europea e anche di una puntuale conoscenza dei testi ebraici, l'autore mette in luce i significati rituali e terapeutici che il sangue aveva nella cultura ebraica, giungendo alla conclusione che, in particolare per l'ebraismo askhenazita, l'"accusa del sangue" non era sempre un invenzione.