Adolfo Natalini. Disegni 1976-2001
Arrigoni Fabrizio F.
Motta 24 ore Cultura
Milano, 2002; br., pp. 192, 200 ill. b/n e col., cm 24x16,5.
(Disegni e Schizzi).
collana: Disegni e Schizzi
ISBN: 88-7179-357-9 - EAN13: 9788871793573
Soggetto: Architetti e Studi,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1960- Contemporaneo
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.502 kg
Nato a Pistoia nel 1941, dopo un'esperienza pittorica, che si rifletterà nel suo costante uso del disegno, si laurea in architettura a Firenze nel 1966. Nello stesso anno fonda - con Cristiano Toraldo di Francia, Gian Piero Frassinelli, Roberto e Alessandro Magris - il Superstudio, uno dei gruppi artefici dell'affermazione della cosiddetta "architettura radicale", significativa avanguardia degli anni '60 e '70: l'attività dello studio esprime questa partecipazione attiva attraverso una ricca produzione grafica e teorica nell'ambito del design e dell'interior design, proponendo nel contempo, "visioni" di ipotetici monumenti e provocatorie infrastrutture (celebrate nel 1972 MOMA di New York dalla mostra "Italy, the new domestic landscape"). L'esperienza con Superstudio si concluderà nel 1986, ma già dal 1979 Natalini inizia una sua attività autonoma e si concentra sul progetto per i centri storici in Italia e in Europa.
Alcuni dei progetti realizzati con Superstudio sono in esposizione permanente al Centre Pompidou di Parigi e al Museum of Modern Art di New York.
Da ricordare inoltre fra le sue opere i progetti per il Romerberg a Francoforte e per il Muro del Pianto a Gerusalemme, la banca di Alzate Brianza, il Centro Elettrocontabile di Zola Predosa, la casa in Saalgasse a Francoforte, un intero isolato sulla Manetstrasse a Lipsia, la ricostruzione di alcuni edifici del centro storico di Groningen, il Teatro della Compagnia a Firenze. Nel 1986 vince il premio "Tercas Architettura" e nel 1987 il premio internazionale "Architetture di pietra"; negli stessi anni è chiamato come membro della Gestalungsbeirat, la Commissione Internazionale per l'Architettura e l'Urbanistica di Salisburgo. Numerosi anche i concorsi di architettura vinti e le partecipazioni a mostre e esposizioni, tra cui la Biennale di Venezia del 1988 con il progetto per la ricostruzione del Padiglione Italia. Attualmente vive e lavora a Firenze, dove è professore di progettazione architettonica presso la Facoltà di Architettura. Attraverso i disegni il presente volume costituisce uno strumento indispensabile e specifico per conoscere il pensiero architettonico di questo singolare architetto.
Fabrizio Arrigoni, architetto, attualmente ricercatore presso la facoltà di Architettura di Firenze.
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