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Annodamenti tra individuale e collettivo. Che cosa resta del corpo parlante?

SEB 27 Edizioni

A cura di Arzente G. F.
Torino, 2021; br., pp. 120, cm 14x21.
(Psicoanalisi lacaniana. 7).

collana: Psicoanalisi lacaniana

ISBN: 88-98670-62-1 - EAN13: 9788898670628

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1 kg


Il soggetto contemporaneo continua a mostraci la sua fragilità nonostante i progressi delle scienze e della tecnologia. Possiamo fare affidamento sugli algoritmi più sofisticati e le tecnologie più innovative, ma non si produce più gioia di vivere: non avevamo previsto un così alto incremento del tasso di violenza, suicidi, dipendenze da alcool, sostanze stupefacenti, disparità e discriminazione sociale. Oggi, l'esplosione della pandemia, Covid-19, ha contribuito a mettere in evidenza l'attualità di questo paradosso: il progresso della scienza è l'indice del desiderio di contribuire a prendersi cura della collettività, ma simultaneamente è strumento di potere, controllo e illusione. Ci illudiamo, così, grazie alla produzione di sofisticati oggetti tecnologici, di essere padroni dei nostri corpi amplificandone le facoltà, ma così facendo il nostro corpo si spoglia della sua singolarità soggettiva e viene sempre più concepito come un corpo-macchina e, progredendo in questa direzione, non potrà che divenire un oggetto tra altri oggetti. Se i corpi parlano la lingua del loro tempo, allora che cosa resta del corpo parlante?

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci