Il particolarismo dei diritti. Poteri degli individui e paradossi dell'universalismo
Edizioni Carocci
Roma, 2000; br., pp. 216, cm 15x22.
(Ricerche. 65).
collana: Ricerche
ISBN: 88-430-1470-6
- EAN13: 9788843014705
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Peso: 0.308 kg
Nel dibattito filosofico-giuridico e teorico-politico le teorie dei diritti sono considerate l'espressione più tipica dell'individualismo liberale e dell'universalismo giusnaturalistico. Questo libro mostra come l'origine del concetto dei diritti soggettivi sia invece segnata dal particolarismo. Né vi è alcuna diretta connessione fra la fondazione giusnaturalistica dei diritti (da Ockham a Vitoria, a Grozio, a Hobbes) e l'efficace protezione giuridica degli individui dall'ingerenza dello Stato e dall'arbitrio dei privati. Le stesse teorie "universalistiche" contemporanee (da Rawls a Finnis, da Dworkin ad Habermas) si dimostrano valide solo entro specifiche culture giuridiche, e più in generale sono espressione del discorso politico e giuridico della modernità occidentale. Tutto questo non significa che si debba abbandonare il linguaggio dei diritti. è la tesi di Norberto Bobbio sul nesso fra diritti e conflitto (l'idea che i diritti nascono "da lotte per la difesa di nuove libertà contro vecchi poteri") ad aprire la prospettiva di un confronto interculturale. Come hanno notato alcuni esponenti della tradizione repubblicana del pensiero politico, il linguaggio dei diritti è radicato nelle pratiche sociali ma esprime una generale propensione umana a reagire a situazioni di oppressione, a mettere in questione il dominio, a rivendicare autonomia e dignità.