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Gli altri lager. I prigionieri tedeschi nei campi alleati in Europa dopo la seconda guerra mondiale

Gruppo Ugo Mursia Editore

Milano, 2014; br., pp. 408, ill., cm 14x21.
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).
(Testimonianze fra Cronaca e Storia).

collana: Testimonianze fra Cronaca e Storia

ISBN: 88-425-3896-5 - EAN13: 9788842538967

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.54 kg


Alla fine della Seconda guerra mondiale, almeno 4 milioni di soldati tedeschi furono tenuti prigionieri all'aperto, in campi recintati dal filo spinato ma senza alcuna protezione, con poco cibo e poca acqua, o niente del tutto: questo accadde in Germania ad opera degli americani nella zona da essi occupata e durò per molti mesi dopo la fine delle ostilità. L'esercito francese, che ricevette circa 630.000 prigionieri dagli americani per servirsene come manodopera in riparazioni di guerra, fece loro patire la fame e li maltrattò a tal punto che non è esagerato calcolare una cifra di 250.000 morti causati dalle pessime condizioni in cui gli uomini furono tenuti. Per quanto riguarda i campi americani, non è azzardato supporre il decesso di 750.000 prigionieri. Per la maggior parte si trattava di soldati della Wehrmacht arresisi dopo l'8 maggio 1945, ma fra loro c'erano anche donne, bambini e anziani. Queste morti furono catalogate come "Altre Perdite". Per scrivere questo testo, pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Ottanta, l'autore ha intervistato centinaia di ex prigionieri, guardie e ufficiali, raccogliendo migliaia di testimonianze e di documenti tratti dagli archivi di Parigi, Londra, Coblenza, Washington e Ottawa.

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