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Cabaret Voltaire

Castelvecchi

Traduzione di Cornelio A. e Muzzi N.
Roma, 2016; br., pp. 92, ill., cm 24x12.
(Cahiers. 7).

collana: Cahiers

ISBN: 88-6944-467-8 - EAN13: 9788869444678

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.65 kg


All'inizio di febbraio del 1916, il poeta e scrittore Hugo Ball fonda a Zurigo il Cabaret Voltaire, luogo di aggregazione di giovani artisti in fuga dagli orrori della Prima Guerra Mondiale. Il locale, "la cui intenzione è di ricordare, al di là della guerra e della madrepatria, i pochi indipendenti che vivono per altri ideali", è una fucina di emozioni folli dove vengono proposti spettacoli dissacranti e provocatori di danza, musica, pittura e reading. Diverrà la culla del Dadaismo. Questo volume raccoglie una serie di testimonianze autografe di Ball, relative al breve ma eccezionale periodo di attività del Cabaret Voltaire: frammenti del diario in cui l'autore riversa riflessioni artistiche, notizie delle soirée, impressioni sul drammatico momento storico; una sezione epistolare con alcune lettere, inedite in italiano, indirizzate tra gli altri a Emmy Hennings e Tristan Tzara; e infine alcuni introvabili componimenti dello stesso Ball. A un secolo esatto dall'apertura del locale che ha segnato la nascita del movimento dadaista, Cabaret Voltaire porta il lettore dietro le quinte di una delle esperienze più irriverenti, radicali e geniali dell'Europa novecentesca.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci