I giochi, le stelle e l'uomo
Mimesis Edizioni
Sesto San Giovanni, 2019; br., pp. 146, ill.
(Eterotopie).
collana: Eterotopie
ISBN: 88-575-5116-4
- EAN13: 9788857551166
Testo in:
Peso: 0.82 kg
Cosa hanno in comune una sondaggista in televisione, un medico in uno studio, un'astronoma in un osservatorio e un fisico in un laboratorio? Tutti e quattro usano continuamente nel loro lavoro la curva normale. In statistica la curva a campana è uno strumento assai usato per compiere inferenze dal campione alla popolazione; in fisica e in astronomia viene adoperata diffusamente nella teoria degli errori per conoscere il "valore vero" di un fenomeno effettuando molteplici esperimenti o ripetute osservazioni quanto più possibile simili; in medicina viene impiegata in maniera estensiva per stabilire quali sono, ad esempio, le condizioni di normalità nell'interpretazione dei risultati delle analisi di laboratorio, nella valutazione della pressione arteriosa o del peso. Attualmente la curva normale viene usata in maniera non problematica in quasi tutte le scienze. Nel libro si cerca di aprire questa scatola nera, di smontarne le componenti, e di dare risposta ai seguenti interrogativi: quali sono i motivi che portarono De Moivre, Laplace, Gauss e Quetelet alla costruzione della curva? A quali bisogni rispondeva il suo uso? Perché venne accettata? Perché ebbe (e ha) successo? A che cosa è legato il suo successo? Nel testo si propongono i primi cent'anni della storia della curva, gli anni in cui fu costruita e accettata come strumento utile per produrre e organizzare conoscenza; si disegna la rete delle persone e delle cose che agirono; si traccia in maniera dettagliata, usando un metodo derivante dalla sociologia della scienza, il percorso che trasportò la curva dai tavoli da gioco all'uomo, passando per le stelle.