Non mi resta che essere felice
Gruppo Albatros Il Filo
Roma, 2019; br., pp. 120, cm 14,5x21,5.
(Nuove Voci. Vite).
collana: Nuove Voci. Vite
ISBN: 88-306-1269-3
- EAN13: 9788830612693
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.14 kg
Dover affrontare la violenza, inaudita, senza una spiegazione benché minimamente ragionevole (ammesso che possa mai essere la violenza "ragionevole"), quotidianamente, e soprattutto inflitta dalle persone che "dovrebbero" amarci, è qualcosa di inconcepibile, a maggior ragione oggi, in una società che è stata capace di compiere opere straordinarie ma che ancora dibatte sulla terribile affermazione che la donna vittima di violenza, in fondo, probabilmente, se l'è cercata. Nunzia Baresi compie un gesto coraggioso: scrive un libro che vorremmo fosse di fantasia, ma che così non è; non si abbandona alla drammaticità di un vissuto annientante, ma dalla parte migliore di sé impara a darsi un'opportunità, a credere che - nonostante tutto e tutti - possa esserci anche per lei la possibilità di un futuro migliore. È straordinario come riesca, senza mai cedere al pietismo, a parlarci del dolore, del terrore, tenendo la sua anima tra le mani, violentata sì dai soprusi, ma ancora umana e desiderosa di vita. Una lettura che dovrebbe essere fatta da tutti: da chi cerca di capire, di aiutare, di dimenticare, di rinascere... persino da chi questo male lo provoca, nella speranza che possa rendersi conto di quello che sta facendo e subito interrompere questa ignobile spirale d'odio.