Nella trama di Dio
Del Bucchia
Massarosa, 2015; br., pp. 372.
(Vianesca. Poesia e Narrativa).
collana: Vianesca. Poesia e Narrativa
ISBN: 88-471-0780-6
- EAN13: 9788847107809
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.79 kg
In principio è il verbo: Dio prende parola per condurre un uomo disperato verso una possibile salvezza. Dal progressivo suo monologare si apprende però che Dio - ammesso sia Dio colui che sta parlando - pretende più di quanto l'uomo possa dare, guidandolo attraverso una serie di rinunce fino alla rovina della sua esistenza. Tentato il suicidio, Anselmo De' Contrasti finalmente riesce a liberarsi di questa voce ma non cancella saggiamente quanto essa avrebbe potuto significare. Perciò sceglie prima di scontare le proprie colpe in prigione e quindi di divenire bibliotecario in un monastero (voluto il rimando a "Il nome della rosa" di Umberto Eco anche nell'episodio del suicidio di uno dei frati): Anselmo proverà in ogni modo a mantener desta la propria speranza nella fede e nel bene, continuando a studiare e a pregare. Ma questo Dio diviene nella ricerca disperata dell'uomo anche il simbolo di una verità, fatta talvolta di contrasti, che egli continua a perseguire con tutto se stesso nella cultura vista quale ultimo baluardo capace di arginare il dilagare della violenza e del non senso dell'esistenza, anche quando la fede dell'uomo inizia a vacillare.