Contro il target
Bollati Boringhieri
Torino, 2008; br., pp. 125, cm 11,5x20.
(Temi. 175).
collana: Temi
ISBN: 88-339-1859-9
- EAN13: 9788833918594
Testo in:
Peso: 0.153 kg
Nessuna produzione è pensabile se non è stato preventivamente individuato il suo target, ossia un insieme di persone intravisto come fruitore del bene o del servizio. Attraverso il target l'azienda si propone di offrire ai consumatori non tanto ciò che essi desiderano ma ciò che essi sono, e opera affinché la loro personalità non si sviluppi. Lungi dall'essere un mero strumento tecnico d'impresa per favorire l'incontro tra domanda e offerta, il target è alla radice della cristallizzazione sociale e ha allargato il suo ambito di applicazione ben oltre il marketing tradizionale. Nella politica, all'originario compito di orientare la comprensione è subentrato quello di comprendere l'orientamento per appiattire su di esso la propria azione politica. Nell'editoria i quotidiani si sono costruiti un pubblico su misura, che riconfermano nelle opinioni che già possiede. Il risultato finale è che la società non è più abitata da gruppi di opinione ma da gruppi d'impressione, formati da individui suggestionabili, conservatori e privi tra loro di relazioni sostanziali. Realtà apparentemente inconciliabili, come il partito di Berlusconi e il quotidiano "la Repubblica", producono eguali e dannosi effetti di segmentazione della comunità. Ogni esempio, anche l'università o la produzione culturale, rivela che il target ormai domina e costituisce le esistenze e le personalità. Per riscattarle è necessario abbandonare la moderna metafisica del consumo e ricercare modelli sociali nuovi.