La Toscana delle balene. Quando grandi cetacei, squali e sirene popolavano le acque marine che si estendevano tra Grosseto, Pisa, Livorno, Lucca, Firenze e Siena
Polistampa
Firenze, 2009; br., pp. 136, ill. b/n, cm 15x21.
(La Storia Raccontata. 25).
collana: La Storia Raccontata
ISBN: 88-596-0501-6
- EAN13: 9788859605010
Soggetto: Regioni e Stati,Saggi e Studi sull'antichità,Saggi Storici
Luoghi: Toscana
Testo in:
Peso: 0.26 kg
Questo libro racconta storie accadute quando la Toscana era giovanissima, praticamente adolescente, e un po' irrequieta, come lo sono tutti a quell'età, cambiando spesso forma e paesaggio, a causa di cataclismi, glaciazioni, terremoti e inondazioni. Storie di milioni d'anni fa, nascoste nei campi e nei prati da cui sono "riemersi" conchiglie fossili, denti di squali antidiluviani, ossa di cetacei grandi e piccoli che nuotavano nelle acque del Tirreno, quando questo sommergeva buona parte della Toscana, andando quasi a lambire le falde dell'Appennino, e copriva Livorno, Pisa, Grosseto, Lucca e Siena che fortunatamente per loro non c'erano, mentre Firenze, Prato e Pistoia, se ci fossero state, sarebbero state località balneari, col rischio però di qualche brutto incontro. All'epoca, infatti, enormi balenottere e giganteschi capodogli, agili delfini e famelici squali erano gli unici turisti a visitare una Toscana sommersa dove c'era molta più acqua che terra. A ricordarci quella Toscana marinara restano i fossili della balenottera di Castelfiorentino, vecchia di tre milioni di anni, della "Brunella", la balenottera trovata a Poggio alle Mura, presso Montalcino, e della sua "cugina" di Orciano, della stenella trovata tra Pienza e Chianciano e della misteriosa "Sirena" di Campagnatico. Storie che conosciamo grazie alla competenza di studiosi e alla passione di ricercatori "dilettanti" e che oggi sono narrate, col consueto garbo, l'elegante affabilità e la competenza che da sempre lo contraddistinguono, dalla penna briosa e puntuale di Giorgio Batini.