Opera omnia di Joseph Ratzinger. Vol. 2: L' idea di rivelazione e la teologia della storia di Bonaventura
Libreria Editrice Vaticana
A cura di P. Azzaro.
Città del Vaticano, 2017; br., pp. 1010, cm 18x26.
ISBN: 88-266-0035-X
- EAN13: 9788826600352
Testo in:
Peso: 1.1 kg
Il volume II della Opera omnia di Joseph Ratzinger segue il primo volume dei suoi scritti sulla liturgia e raccoglie i suoi studi sulla teologia di san Bonaventura. In particolare, la parte A del volume presenta la sua tesi di abilitazione del 1955 completa e suddivisa in due parti: la prima, Rivelazione e storia della salvezza nella dottrina di san Bonaventura, sino a oggi inedita; la seconda, La teologia della storia di san Bonaventura, già pubblicata in forma rielaborata nel 1959, è ora riproposta così come originariamente legata alla prima. I saggi che, con gli articoli per i lessici compongono la parte B del volume, scaturiscono in parte dall'approfondimento negli anni di singoli temi della tesi, in parte dall'elaborazione di materiali raccolti nell'ambito dello studio su Bonaventura e tuttavia non direttamente collegati a esso nel contenuto. La parte C raccoglie le lunghe recensioni, le omelie e le prefazioni dedicate da Joseph Ratzinger nell'arco di mezzo secolo a temi e lavori bonaventuriani; non pochi dei quali scritti da suoi allievi, afferrati evidentemente dall'entusiasmo, di più, dall'amore trasmessogli dal loro maestro per il grande francescano e Dottore della Chiesa, per il quale la teologia è "motivata dall'amore di Colui, al quale ha dato il suo consenso" (Proemium in I Sent., q. 2). Pagina dopo pagina, l'amore emerge sempre più come l'autentica nota di sottofondo dell'intero volume e, insieme, come sorgente dalla quale scaturisce la domanda centrale alla quale esso intende rispondere: la teologia di Bonaventura è soltanto il documento di un tempo - e seppure di eccezionale valore quale è quello del passaggio dalla teologia medievale alla moderna - o ha ancora qualcosa di importante da dire all'uomo di oggi? Quanto più ci si addentra nella lettura, tanto più si trova con chiarezza la risposta, comprendendo insieme sempre più il significato e l'importanza che l'incontro con il Dottore Serafico ha avuto nel cammino intellettuale e umano di Joseph Ratzinger/Benedetto XVI. E questo sin dal Concilio Vaticano II quando, per il giovane perito "bonaventuriano", affermare nel dibattito sulla Costituzione sulla Rivelazione che non è la Rivelazione a sgorgare dalla Scrittura e dalla Tradizione, ma il contrario, non era solo un dotto gioco di parole: Tradizione e Scrittura sgorgano dalla Rivelazione perché Rivelazione non è semplicemente una raccolta di testi e consuetudini, dunque qualcosa di morto e sottomesso in ultimo a criteri umani; ma al contrario, è qualcosa di vivo: è Cristo stesso, è l'incontro con Lui, è l'innamoramento in Lui, è l'incontrarsi ed unirsi del suo e del nostro amore, e senza di cui tutto si riduce a "dogmatismo ideologico e falso".