Carlo Nicoli, troppo bravo per non essere cacciato
Corso Bacchilega
Imola, 2023; br., pp. 190, ill. b/n e col., cm 17x24.
(I Profili).
collana: I Profili
ISBN: 88-6942-173-2
- EAN13: 9788869421730
Soggetto: Saggi Storici,Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0 kg
La storia di Carlo Nicoli, partigiano, comandante di battaglione della 36ª Brigata Garibaldi «Bianconcini», successivamente arruolato nel ricostituito Esercito italiano. Dopo il 25 aprile 1945 Nicoli tornò a Imola e fu incaricato dal Cln di ricostruire la Cogne, distrutta dai bombardamenti e, alla fine del 1947, la ricostruzione era terminata e una nuova produzione, molto promettente, era stata avviata. Questa positiva conclusione però cadde nel periodo della cosiddetta «dottrina Truman» e della Guerra fredda durante il quale in tutta Italia limperativo del governo democristiano, per assolvere gli impegni assunti verso gli Usa era la cacciata dei comunisti da ogni posto di potere occupato. Nicoli fu trasferito a Milano in un ufficio-confino allo scopo di isolarlo. Trascorse anni bui finché nel 1967, con lintento di rivitalizzarne il grande ingegno progettistico, fu assunto alla Sacmi. Purtroppo Nicoli non riuscì a sopportare lonta dellostracismo infertogli dal capitale, il «tradimento» degli ideali della Resistenza e le molte delusioni per il progressivo venir meno di tante generose aspettative che avevano influenzato le sue scelte giovanili e alla vigilia del 25 aprile 1969 - data scelta certo non a caso - si tolse la vita. Questo libro vuole onorarne la memoria di uomo, di partigiano, di dirigente dazienda ma anche di coltissimo intellettuale cercando, senza giudicare, di capire le ragioni profonde del suo rifiuto di vivere.