Competenza e rappresentanza
Donzelli Editore
A cura di A. Balducci e Bianchetti C.
Roma, 2013; ril., pp. 103, cm 15,5x21,5.
(Saggi. Natura e Artefatto).
collana: Saggi. Natura e Artefatto
ISBN: 88-6036-843-X
- EAN13: 9788860368430
Soggetto: Urbanistica e Viabilità
Periodo: 1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.33 kg
Non è semplice trattare del ruolo delle competenze tecniche in rapporto alle trasformazioni urbane. Tanto meno oggi, nel nostro paese. La competenza ha implicazioni non solo conoscitive, ma etiche e politiche. È parte del sistema delle regole dello Stato di diritto e della politica democratica. E per quel che ci riguarda più da vicino, è intimamente legata a ogni forma di governo della città che voglia ancora dirsi razionale, avere cura del bene comune, e porsi come azione a lungo termine. Tornare a occuparsi di competenza tecnica è importante. Discuterne e osservarne i mutamenti aiuta a comprendere la natura sociale del lavoro degli architetti e degli urbanisti e il loro posizionarsi entro gerarchie sociali, non solo professionali. Gli scritti contenuti in questo libro affrontano il modo in cui le competenze entrano nella trasformazione della politica e della città. In maniera selettiva, seguendo diversi registri tematici. Si è assunto dapprima un punto di osservazione costruito sulla crisi della rappresentanza che lo scritto di Alessandro Pizzorno, nella prima parte del volume, mette al centro. Le questioni sollevate da Pizzorno ruotano attorno a un interrogativo circa il modo in cui sia oggi possibile introdurre il principio di competenza in istituzioni che in altri tempi si pensava potessero reggersi sul principio di maggioranza. Alle questioni poste rispondono Bernardo Secchi e Pier Luigi Crosta, cogliendo le implicazioni che il tema ha in rapporto alla progettazione e alla politica.