La vita come dramma. Memorie dal campo di Terezin
Elliot
A cura di Bake R. e Kiupel B.
Traduzione di Crivellaro C.
Roma, 2021; br., pp. 176, cm 14,5x21,5.
(Antidoti).
collana: Antidoti
ISBN: 88-9276-047-5
- EAN13: 9788892760479
Soggetto: Società e Tradizioni
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Luoghi: Europa
Testo in:
Peso: 1 kg
La commediografa Elsa Bernstein, protagonista della vita culturale a Monaco, venne deportata nel campo di concentramento di Terezín nel 1942 insieme alla sorella, che morirà poco dopo l'arrivo. Trascorsi alcuni mesi nelle baracche comuni, Elsa venne trasferita - contro la propria volontà - in una Prominentenhaus, una "casa delle celebrità", riservata agli ebrei che godevano di una qualche fama. Lì le fu concesso il privilegio di una macchina da scrivere per ciechi (a causa di un grave problema alla vista) e fu questa circostanza che le permise di scrivere in diretta questo eccezionale diario di prigionia. Pensato inizialmente per la cerchia ristretta dei familiari e ritrovato solo nel 1999, "La vita come dramma" racconta le sue giornate all'interno del lager, la vita degli altri ospiti illustri, l'aiuto reciproco, gli attriti, le malattie e le morti. Nelle acute descrizioni, l'atmosfera creata dal contrasto tra la vita quotidiana e la morte è surreale: le due dimensioni, apparentemente così inconciliabili, vengono tenute insieme dalla forza di volontà dei deportati che li spinge ad amare, a vivere, a cercare comunque la bellezza e in essa la forza di resistere.