Caravaggio a Malta
Roma, 2099; br., pp. 240, ill.
EAN13: 9791281389465
Soggetto: Pittura
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In una società in cui la vita si svolgeva tra i parametri religiosi, anche il pittore era condizionato dalla spiritualità di allora. La vita di ogni giorno era scandita da una serie di cerimonie ricorrenti, con una regolarità che teneva acuta la fede anche in una comunità di guerrieri confessi. In una simile libera congregazione di nobili cavalieri, consapevoli della propria dignità innata, ognuno doveva sottomettersi a delle regole che non si potevano infrangere se si apparteneva a quella gerarchia che aveva votato l'umiltà e l'obbedienza, mentre allo stesso momento osservava gelosamente - e a spada tratta - il proprio status elitario. I contrasti interni dell'ordine stesso potevano sempre portare a sanguinosi incontri tra pari e qualcuno che non ne faceva parte e, dunque, veniva visto con sospetto, rischiava di essere ostracizzato. In una comunità come quel sovrano ordine militare, un Caravaggio pittore poteva essere disprezzato come un intruso che si era intrufolato perché sprovvisto delle carte giuste.