Lo specchio e il simulacro. Il cinema nel mondo diventato favola
Bompiani
Milano, 2007; br., pp. 273, cm 13x21.
(Studi Bompiani).
collana: Studi Bompiani
ISBN: 88-452-5708-8
- EAN13: 9788845257087
Soggetto: Cinema
Testo in:
Peso: 0.27 kg
Nel buio della sala, irrompe sullo schermo l'immagine della Monument Valley, con la sua distesa di sabbia e di arbusti, le montagne squadrate di arenaria e le rocce rosse, la Sentinel Mesa e i West Mitten. Che cos'è questa visione che appare così forte e così instabile, con i suoi colori e la sua impalpabilità, che cos'è l'immagine filmica? Una finestra aperta sul mondo o una forma prodotta artificialmente, il mondo stesso o un simulacro? È uno specchio in cui possiamo riconoscerci attraverso l'immagine dell'altro, o una superficie che ci mostra vedenti e visibili al tempo stesso, o una scena in cui si sviluppa un racconto che ci aiuta a comprendere la nostra esistenza? È una rappresentazione realistica o è il risultato di un lavoro di simulazione? È un'immagine meramente riproduttiva o ha una forza intellettuale e simbolica o ci permette di visualizzare i fantasmi psichici e le figure dell'inconscio? Il libro si sviluppa attorno a queste domande, che riflettono la volontà di interpretare l'immagine filmica nella sua ricchezza significante e nella sua molteplicità, grazie anche all'analisi di film di Hitchcock e di Welles, di Lang e di Bufñuel, di Ford e di Godard, di Kubrick e di Warhol, di Lynch e di Stone. Attraverso un confronto con la riflessione di Nietzsche e di Heidegger, di Merleau-Ponty e di Deleuze, di Derrida, di Lyotard e di Ricoeur, il saggio cerca di comprendere il cinema attraverso il pensiero e di allargare il pensiero grazie ai concetti prodotti dall'immagine filmica.