Riflessi da un paradiso. Scritti sul cinema
Moretti & Vitali
A cura di Palli Baroni G.
Bergamo, 2008; br., pp. 509, cm 15x21,5.
(I Volti di Hermes. 7).
collana: I Volti di Hermes
ISBN: 88-7186-406-9
- EAN13: 9788871864068
Soggetto: Cinema
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.727 kg
Per Attilio Bertolucci la scoperta, tra il 1925 e il 1928, del cinema in alcune delle sue opere e dei suoi autori supremi (Chaplin, Dreyer, Stroheim, Hawks, Murnau), fu una specie di folgorazione amorosa, di illuminazione erotica e mistica. Allora il cinema era muto, e la pura forza delle immagini in movimento aveva in sé qualcosa delle rivelazioni assolute, tali da cambiare radicalmente il modo di vedere il mondo. A quell'incontro Bertolucci sarebbe rimasto sempre fedele. Nella sua poesia il "racconto" della vita attraverso lo scorrere di volti e luoghi nel flusso del tempo, e l'improvviso apparire di figure epifaniche, ha spesso un chiaro imprinting cinematografico, mentre nella sua opera critica spiccano gli innumerevoli articoli dedicati a quei film di cui, per anni e anni, egli si sarebbe nutrito come di un indispensabile pane e vino quotidiano. Di quei testi il presente volume raccoglie la parte più sostanziosa, frutto delle collaborazioni instancabili del poeta alla "Gazzetta di Parma" e a "Giovedì". Sia negli schizzi composti al volo, all'impromptu, per la prima testata, sia negli scritti più ampi e meditati, concepiti per la seconda, sempre l'acume interpretativo e il talento affabulatorio si sposano per restituirci i nodi cruciali di un film, le ragioni essenziali, nel bene e nel male, del lavoro di un regista.