Montale vs. Ungaretti. Introduzione alla lettura di due modelli di poesia del Novecento
Edizioni Carocci
Roma, 2003; br., pp. 284, cm 11,5x18,5.
(Piccola Biblioteca Letteraria. 14).
collana: Piccola Biblioteca Letteraria
ISBN: 88-430-2663-1
- EAN13: 9788843026630
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.21 kg
È il 1934 quando Gianfranco Contini, in una lettera all'amico Montale, scrive: «La poesia di Ungaretti e la Sua poesia mi sembrano impersonare due tipi ideali opposti, la poesia ricevuta e la poesia di lavoro. Ungaretti è una sede, per così dire, irresponsabile di fenomeni [...] mentre da un Montale si può attendere legittimamente: si deduce». È questa una diagnosi che diverrà nel corso del secolo un criterio influente sulla storia ricettiva e sul tracciato inventivo della poesia italiana del Novecento. Anche in rapporto al contesto polifonico della cultura europea, lo sviluppo parallelo della poesia di Montale e di Ungaretti si presenta come un canone dinamico - qui ricostruito a partire da un campionario esemplare di testi commentati - in cui si riflette lo sviluppo delle forme testuali e delle idee della poesia fra anni Venti e secondo dopoguerra, attraverso i problemi posti alla coscienza civile prima dall'avvento del fascismo e infine dalle esigenze comunicative della nuova società di massa.