Il sogno della macchina da cucire
Bompiani
Milano, 2021; br., pp. 240, cm 15x21.
(Le Finestre).
collana: Le Finestre
ISBN: 88-301-0291-1
- EAN13: 9788830102910
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1.15 kg
C'è stato un tempo in cui non esistevano le boutique di prêt-à-porter e le grandi catene di moda a basso prezzo, e ogni famiglia che ne avesse la possibilità faceva cucire abiti e biancheria da una sarta: a lei era spesso dedicata una stanza della casa, nella quale si prendevano misure e si imbastivano orli ma soprattutto - nel silenzio del cucito - si sussurravano segreti e speranze. La voce narrante di questo romanzo è una sartina a giornata nata a fine Ottocento, una ragazza di umili origini che impara da sola a leggere e ama le romanze di Puccini ma più di tutto sogna una macchina da cucire: prodigiosa invenzione capace di garantire l'autonomia economica, lucente simbolo di progresso e libertà. Cucendo, la sartina ascolta le storie delle tante persone che la circondano: la marchesina Ester, che va a cavallo e studia la meccanica e il greco antico; Miss Lily Rose, giornalista americana anticonformista; le sorelle Provera con i loro scandalosi tessuti parigini; Assuntina, la bimba selvatica... In una società rigidamente divisa per censo anche per la sartina giungerà il momento di trovare la sua strada nel mondo, con la sola forza dell'intelligenza e delle sue sapienti mani. Bianca Pitzorno, creatrice di personaggi indimenticabili ed esperta cucitrice in prima persona, dà vita in queste pagine a una storia antica percorsa da uno sguardo modernissimo. Narrare della sartina di allora significa parlare delle donne di oggi e dei grandi sogni che dovrebbero diventare invece diritti: alla libertà, al lavoro, alla felicità.