Salviati a Venezia. Un artista immigrato nell'Italia del Cinquecento
Roma, 2021; br., pp. 232, ill. col., cm 17x24.
(Pensieri ad arte. 11).
collana: Pensieri ad arte
ISBN: 88-7575-389-X
- EAN13: 9788875753894
Soggetto: Arte Vetraria,Arti Decorative (Ceramica, Porcellana, Maiolica),Arti Grafiche (Disegno, Incisione, Miniatura),Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura)
Periodo: 1400-1800 (XV-XVIII) Rinascimento
Luoghi: Veneto,Venezia
Testo in:
Peso: 1 kg
Cosa significa essere un pittore migrante nell'Italia frammentata e cosmopolita del Cinquecento? Questo libro cerca di fornire una risposta a una domanda tanto insolita quanto attuale, ricostruendo le vicende biografiche e professionali di Giuseppe Porta, il pittore garfagnino meglio noto col nome di Giuseppe Salviati (1520-1575). La sua carriera riflette molte di quelle urgenze di mobilità e formazione che furono proprie di una generazione di artisti cresciuti col mito di Raffaello e Michelangelo, in incessante movimento tra i principali centri della penisola alla ricerca di occasioni di lavoro e di crescita professionale. Dalla natia Garfagnana, egli si portò prima a Roma, per poi volgersi nuovamente verso nord per raggiungere Venezia passando per Firenze e Bologna. Nella Serenissima decise di fermarsi in pianta stabile, di prender moglie e metter su famiglia, entrando nelle grazie dei committenti locali. Pittore prolifico e abile disegnatore, Salviati diede prova di sé anche nella scrittura, elaborando un originale progetto di catalogazione universale dei suoni rimasto in forma manoscritta. Attraverso un'attenta ricostruzione delle sue vicende artistiche e intellettuali, questo libro fa dunque luce su uno dei protagonisti della pittura veneziana del Cinquecento, rimasto ingiustamente fino ad oggi ai margini della storia dell'arte.