Frammenti d'Italia. Prima e dopo il Sessantotto
Boato Sandro
Tipolitografia Temi
Trento, 2008; br., pp. 168, ill. col., cm 12x17.
ISBN: 88-89706-39-2 - EAN13: 9788889706398
Soggetto: Saggi Storici
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Luoghi: Italia
Testo in:
Peso: 0.18 kg
C'è però un filo conduttore cronologico, esteso dagli anni '60 agli anni '90, un percorso personale e collettivo, in una città della provincia bianca del Nordest, svegliata da uno storico torpore post-conciliare - rispetto al Concilio cinquecentesco - a opera dei movimenti studentesco e operaio, del dissenso cattolico - dopo la conclusione del Concilio Vaticano II -, del movimento femminista e di altri fermenti sociali e culturali.
La narrazione attraversa poi gli anni del riflusso, conseguente al terrorismo nero e 'di Stato', e successivamente a quello rosso, del ripensamento sul passato ("tra siringa e pistola c'è l'isolamento") ed infine del risveglio ambientalista, sommesso ma penetrante, nell'aria, nella terra, nelle coscienze.
Una seconda tensione, un altro filo d'Arianna percorre il testo, mediante la figura di un osservatore, piuttosto che di un protagonista, tra la sua provenienza urbano-lagunare e l'entroterra montano, così vicino e così lontano ad un tempo.
Soggetto è dunque una città ed una società che, forse per la prima volta, muta radicalmente nei valori e nell'esistenza, nel breve passaggio tra due generazioni: una comunità civile ed ecclesiale colta in una accelerazione della storia, che divide e trasforma. Soggetti sono anche, di volta in volta, intellettuali e artisti, cittadini e paesani, uomini (e donne) politici, dirigenti e nel contempo diretti dagli eventi, mammiferi e uccelli e pesci, aria e acqua e terra, la natura nella sua bellezza violata.
Sandro Boato (Venezia, 1938) vive a Trento dal 1962, è architetto e urbanista, autore di saggi sulla pianificazione regionale, la salvaguardia dei centri storici, il ruolo del verde urbano, il parco naturale come "modello di sviluppo sostenibile", problemi e tematiche dell'ambientalismo.
Quante strade. Bob Dylan e il mezzo secolo di «Blowin'in the wind»