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Bolidi. Quando gli Italiani Incontrarono le Prime Automobili

Arnoldo Mondadori Editore

Segrate, 2006; ril., pp. 295, ill., cm 15x22,5.
(Le Scie).

collana: Le Scie

ISBN: 88-04-55866-0 - EAN13: 9788804558668

Soggetto: Saggi Storici

Luoghi: Italia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.51 kg


Quando, poco più di un secolo fa, "gli automobili" (così allora si chiamavano) cominciano a percorrere le strade d'Italia, un mondo radicalmente nuovo inizia a sorgere, inconsapevole del suo stesso formarsi. In pochi anni, infatti, una generazione di pionieri deve affrontare e risolvere questioni complesse come la costruzione e la manutenzione di strade adeguate, la regolamentazione del traffico, la segnaletica. Le velocità raggiunte e il clamore suscitato dagli incidenti che ne conseguono creano attorno all'auto e a chi la pilota un alone epico e romantico, che influenza l'arte e la letteratura. Le poche migliaia di vetture in circolazione (15.000 nel 1912) sono sufficienti a determinare mode dilaganti, a definire status esclusivi e nuove gerarchie sociali. E se il rombare di un'auto provoca spesso reazioni ostili, talvolta persino violente, le prime gare italiane e internazionali, i grandi raduni automobilistici, le mitiche imprese della Pechino-Parigi, segnano l'imporsi sempre più inarrestabile della locomozione a motore. Il 28 giugno 1914, l'immagine della vettura dell'arciduca Ferdinando, che a Sarajevo lo porta proprio al cospetto dei suoi assassini, va a contrassegnare la fine dell'epico esordio dell'auto.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci