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Kentridge. Streets

Electa Mondadori

Napoli, Museo Nazionale di Capodimonte, 14 novembre 2009 - 20 gennaio 2010.
Testo Italiano e Inglese.
Milano, 2010; br., pp. 144, ill. col., tavv. col., cm 27,5x30.
(Cataloghi di Mostre. Arte).

collana: Cataloghi di Mostre. Arte

ISBN: 88-370-7340-2 - EAN13: 9788837073404

Soggetto: Pittura,Pittura e Disegno - Monografie,Saggi (Arte o Architettura),Scultura,Scultura e Arti Decorative - Monografie,Tessuti (Arazzi, Tappeti, Ricami)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Extra Europa

Testo in: testi in  inglese, italiano  testi in  inglese, italiano  

Peso: 1.387 kg


Strade della città (ed altri arazzi)", allestita nel grande salone che ospita i Cinquecenteschi Arazzi d'Avalos. Al posto di tali opere storiche, William Kentridge collocherà undici arazzi -di cui sei monumentali di nuova produzione- bozzetti e disegni su documenti e mappe in originale del Regno di Napoli e piccole sculture di bronzo, concepiti e realizzati appositamente per la mostra.
Si tratta di opere legate alla serie degli Horse e Nose tapestries, proseguimento ideale della Porter Series, gruppo di lavori di dimensioni più contenute che presentano ombre in processione proiettate su carte geografiche, realizzati dall'artista a partire dal 2001. Se la prima serie - dichiara l'artista - raffigurava "porters", questa è equestre. Si tratta di figure equestri antieroiche, in una crociata senza speranza attraverso la storia, cavalieri e cavalli in cerca di una terra promessa, piuttosto che della Terra Promessa".
Nei Nose tapestries si fa esplicito riferimento al breve racconto di Gogol Il naso, del 1836. Tristan Shandy di Sterne (1759) e Don Chischiotte di Cervantes (1601) gli antecedenti letterari di questo racconto che utilizza l'assurdo come espediente narrativo.
Nella storia di Gogol, il naso abbandona il volto del suo proprietario e assurge a maggiore autorità e prestigio di questi tentando di trasformarsi appunto in eroe equestre. Vengono descritti i tentativi dell'assessore di collegio Kovalèv di rintracciare e riappropriarsi del suo organo del senso, e delle parallele solitarie avventure di questo per le vie di San Pietroburgo.
Oltre alla "cartografia biblica" dell'Egitto e della Palestina, una decina di incisioni che ritraggono la città di Napoli e il suo territorio, rappresentano "il paesaggio di sfondo" delle avventure del "Naso" in veste di eroe equestre. Ciò a conferma del forte legame dell'artista - già regista ed autore nell'ottobre 2006 delle scene del "Flauto Magico" al Teatro San Carlo - con la città di Napoli, nei secoli terra di conquista e di soprusi, ma anche musa pittoresca e inquietante per le arti e la cultura.

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design e realizzazione: Vincent Wolterbeek / analisi e programmazione: Rocco Barisci