Non credo sia il migliore dei mondi possibili
LFA Publisher
Caivano, 2024; br., pp. 136.
ISBN: 88-3343-680-2
- EAN13: 9788833436807
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
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«Il romanzo "Non credo sia il migliore dei mondi possibili" si erge come un'opera letteraria originale nel panorama della narrativa distopica. Non tanto per il tema, già presente in "Sottomissione" di Michel Houellebecq, quanto per il punto di vista al femminile. Attraverso una narrazione articolata in tre parti, L'abilità con cui l'autrice descrive la società del 2069, trasformando Londra in una capitale islamica sotto un regime restrittivo, è memorabile. Layla, la protagonista, emerge come una figura iconica, combattuta tra un mondo oppressivo e la ricerca di una via di fuga, offrendo così una riflessione intensa sul conflitto interiore e sull'adattamento a realtà estranee. L'epopea di Layla prosegue con la scoperta di Isanna, un'utopia sulla carta, dove la perfezione fisica e l'assenza di dolore sembrano costituire la quintessenza di un mondo ideale. Tuttavia, il disvelarsi di questa perfezione come illusione getta una luce accecante sul significato stesso di un "migliore dei mondi possibili". La sfida posta dall'autrice porta il lettore a interrogarsi sul concetto stesso di felicità, suggerendo che dietro la patina di perfezione si celino oscuri compromessi. Bonvicini fa emergere le sfumature più profonde dell'animo umano, esplorando temi quali l'identità, la libertà individuale, e il confronto tra realtà illusorie e crudi contesti sociali. La sua prosa coinvolgente trasporta il lettore in un viaggio non solo geografico ma anche emozionale, incitando alla riflessione e alla critica costruttiva nei confronti del presente e del futuro dell'umanità.»