Terra mari cincta. Insularità e cultura romana
Edizioni Carocci
Roma, 2000; br., pp. 220, cm 15,5x22,5.
(Ricerche. 69).
collana: Ricerche
ISBN: 88-430-1500-1
- EAN13: 9788843015009
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Periodo: 0-1000 (0-XI) Antico
Luoghi: Nessun Luogo
Testo in:
Peso: 0.312 kg
Come erano percepite e vissute le isole' Quale era il loro posto all'interno dei paradigmi culturali dei Romani' Nel mosaico del paesaggio antico, la condizione di terra nell'acqua fa dell'isola un luogo speciale all'intersezione di due elementi: né mare né terraferma, poiché essa presuppone l'antinomia tra i due termini e al contempo opera una mediazione tra loro, essendo soprattutto uno spazio in cui terra e acqua si incontrano e si confondono. Centro fisso in uno spazio fluido e punto di riferimento per il navigante, l'isola evoca solidità e stabilità, ma è anche un'entità dinamica, le cui vicende aiutano a comprendere l'universale dinamismo della natura: essa può emergere dal mare o scomparirvi all'improvviso, staccarsi dalla terraferma o congiungervisi. Carcere o fortezza, luogo d'esilio o di salvezza, l'isola opera una sintesi anche tra due diversi modi di pensare e utilizzare la chiusura realizzata dal mare. Il volume ricostruisce le sue varie connotazioni alla luce delle testimonianze degli autori antichi, illustrandone il valore etnografico, scientifico, ma anche mitico e filosofico, in una stratificazione di significati che in età cristiana si arricchisce, da una parte, con la diffusione del monachesimo insulare e, dall'altra, con la costruzione di una simbolica letteraria dell'isola.