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La «special relationship» anglo-americana e la guerra delle Falkland

Le Lettere

Firenze, 2016; br., pp. 368.
(Biblioteca di Nuova Storia Contemporanea. 69).

collana: Biblioteca di Nuova Storia Contemporanea.

ISBN: 88-6087-970-1 - EAN13: 9788860879707

Soggetto: Saggi Storici

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo

Luoghi: Europa,Extra Europa

Extra: Arte Americana,Arte inglese

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.77 kg


Nel 1982 l'Argentina - paese alleato degli Stati Uniti attraverso il Patto di Rio - invase le isole Falkland, un territorio d'oltremare del Regno Unito, rivendicato da Buenos Aires sin dal XIX secolo. Margaret Thatcher, l'allora Primo Ministro britannico, rispose con vigore e la Gran Bretagna - alleato NATO degli USA - riuscì a riconquistare le isole e a ristabilire lo status quo ante. Il conflitto va inquadrato nella cornice della "seconda Guerra Fredda". Il confronto tra USA e URSS fu particolarmente aspro nei primi anni Ottanta e la logica bipolare influenzò le dinamiche diplomatiche della guerra del 1982. Da un lato, l'Emisfero occidentale era al centro della rinnovata strategia americana anti-comunista, della quale l'Argentina era il pilastro nel Cono Sud. Dall'altro lato, il rafforzamento della "speciale relazione" anglo-americana costituiva la pietra angolare della strategia statunitense in Europa. Con questo sfondo, è naturale domandarsi quale ruolo Washington scelse di giocare nella guerra delle Falkland tra due dei suoi alleati.

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