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Il computer di Ockham. Genesi e struttura della rivoluzione scientifica

Edizioni Dedalo

Bari, 2009; br., pp. 650, cm 14,5x21,5.
(La Scienza Nuova. 147).

collana: La Scienza Nuova

ISBN: 88-220-0247-4 - EAN13: 9788822002471

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.8 kg


Quando facciamo operazioni matematiche o dimostrazioni logiche, o quando il computer esegue un algoritmo, tutto accade in un mondo di segni, dei quali non c'è bisogno di capire il significato ma solo le regole con cui essi si possono manipolare. E questa l'antichissima abilità umana che chiamiamo "rappresentazione sintattica", di cui il XX secolo ha segnato il trionfo. Farne la storia in fondo vuol dire guardare la storia della cultura dall'interno di un computer. E sperare che questo ci permetta di capire meglio tutta la storia, anche antica, della scienza, che nella sua forma moderna si delinea nel XVII secolo, in quella che chiamiamo Rivoluzione Scientifica. Oggi siamo abituati a considerarla erede e continuazione della scienza greca, nonché frutto del buon senso pratico, della tecnica industriale e del pragmatismo. E il Medioevo? Solo una fastidiosa parentesi, capace al meglio di ripetere la filosofia greca, distorta e inquinata da esigenze religiose che dovevano turbare la cristallina chiarezza degli antichi. E il Rinascimento? Solo un'epoca di artisti e astrologi, di avventurieri e inquisitori. Eppure sono quelli i secoli in cui nasce l'Europa moderna. Non solo si dissolve la scienza antica ma anche si delineano i caratteri della nostra irrevocabile "scienza di segni". Un'altra tappa di una storia il cui senso è capire che cosa veramente è il computer.

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