Torino fuorilegge. Criminalità, ordine pubblico e giustizia nel Risorgimento
Franco Angeli
Milano, 2019; br., pp. 450.
(Storia/Studi e Ricerche. 467).
collana: Storia/Studi e Ricerche
ISBN: 88-917-8850-3
- EAN13: 9788891788504
Soggetto: Saggi Storici
Luoghi: Piemonte e Valle d'Aosta
Testo in:
Peso: 2.16 kg
Attraverso un ampio scavo tra le carte degli archivi del capoluogo torinese, l'autore ricostruisce le trasformazioni delle politiche giudiziarie e di gestione dell'ordine pubblico del Regno di Sardegna a partire dal ritorno dei Savoia in Piemonte nel 1814. Con la Restaurazione inizia infatti a delinearsi un processo di modernizzazione del sistema repressivo dello Stato sabaudo ispirato agli esempi istituzionali di origine napoleonica e volto a superare gli obsoleti modelli di Antico Regime: un processo lento e faticoso al quale la classe dirigente piemontese si adeguò con difficoltà e non senza ripensamenti, che, tuttavia, all'alba dell'Unità, portò alla creazione di organismi di polizia e di istituzioni giudiziarie pronte a essere estese al neonato stato pur con molti limiti e problematiche. Proprio nella capitale sabauda, oggetto di un'impetuosa crescita demografica durante tutta la prima metà dell'Ottocento, lo Stato sabaudo poté saggiare l'efficienza delle nuove istituzioni e delle sue politiche di controllo intervenendo contro quella "Torino fuorilegge" che, oltre alle classiche forme di emarginazione d'Antico Regime, incominciava a mostrare inquietanti segnali di evoluzione. Se ne è tratta così una storia delle istituzioni repressive del Regno di Sardegna e, allo stesso tempo, una storia della società torinese del Risorgimento, studiata attraverso le sue ricche fonti criminali.