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Musei Civici di Pavia. La Collezione Morone

Skira

Milano, 2002; br., pp. 156, ill. b/n e col., 66 tavv. col., cm 25x28,5.
(Collezioni).

collana: Collezioni

ISBN: 88-8491-194-X - EAN13: 9788884911940

Soggetto: Collezioni,Pittura,Saggi (Arte o Architettura)

Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno

Luoghi: Lombardia

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 1.128 kg


Una vita all'insegna dell'amore per l'arte. Coppia già all'epoca del ginnasio i coniugi Morone trascorrevano il sabato pomeriggio a Milano - a Brera per la precisione - alla ricerca di quadri da acquistare e magari poi permutare per accrescere il valore della loro collezione.

Una raccolta di dipinti dell'800 e 900 che fino a qualche tempo fa arredava con gusto la loro casa e, da oggi, è visibile al pubblico.

La collezione disposta da Carla e Giulio Morone consta di 66 opere, tra dipinti, disegni e pastelli, dei protagonisti della pittura italiana di quel periodo. Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini, Giuseppe De Nittis, Giovanni Segantini, Vittore Grubicy de Dragon, Pelizza da Volpedo, Antonio Pasini, Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk, tra i molti nomi presenti nella collezione.


In particolare si segnalano ben 14 lavori di Federico Zandomeneghi, artista prediletto dei Morone che appassionato di ritratti femminili. Disegni, pastelli e 4 rari dipinti ad olio che, per quantità e qualità, rendono la collezione pavese la seconda raccolta pubblica italiana di opere dell'artista dopo la Collezione Mondadori di Palazzo Te a Mantova. Tra le tante tele trovano posto anche gli autori pavesi, tra cui citiamo Mario Acerbi, che apre la collezione con un delizioso ritratto della Signora Morone. "Pezzo forte" della collezione è La Falconiera, capolavoro di Giovanni Segantini che i coniugi Morone tenevano nella loro camera, appeso alla parete di fronte al letto

Il Settore Cultura e i Musei Civici hanno accettato con entusiasmo e impegno la generosa donazione: impresa non indifferente recuperare risorse scientifiche e finanziarie per allestire una nuova sezione permanente in uno spazio suggestivo, ma complesso, come quello del trecentesco Castello della nostra città, ma ora con soddisfazione ed orgoglio viene annunciata l'inaugurazione della nuova sala e il raggiungimento dell'obiettivo di non disperdere la collezione e mantenerla quindi a Pavia mettendo a disposizione della cittadinanza e del pubblico di appassionati un tale patrimonio d'arte.

Il Castello Visconteo offre ora con l'apertura di questa nuova sezione, intitolata ai Morone, uno straordinario e completo percorso per la conoscenza della pittura italiana dalle origini alle soglie del contemporaneo e arricchisce la già importante Quadreria dell'800, inaugurata nel 2000, che consta di circa 600 opere - di cui 100 esposte- tra cui la famosa Accusa segreta di Hayez.

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