Andremo in città
Napoli, 2007; br., pp. 139, cm 15x21.
(Un Mondo a Parte. 4).
collana: Un Mondo a Parte
ISBN: 88-8325-208-X
- EAN13: 9788883252082
Testo in:
Peso: 0.15 kg
"Il mio fratellino Beni mi tirò a se stringendomi la mano con tutte le sue deboli forze e disse: "Pensi veramente che io guarirò un giorno?". "Ne sono sicura" dissi io "e adesso ascolta. Tutti i giorni alla stessa ora il treno, prima di rallentare, fischia. Lo senti? Non si ferma proprio, ma rallenta e noi avremo il tempo di saltarci sopra. Dovrai essere svelto. Io ti prenderò per mano come ora e hop! Una volta dentro è fatta. Quando vedo la grande stazione vuol dire che siamo in città. Poi scendiamo e cerchiamo un dottore. Avrai aspettato tanto, ma il dottore ti guarirà". Quante volte ho ripetuto queste parole al mio fratellino che aveva sette anni e io undici. Forse è proprio lui che mi diede coraggio e fiducia nel meglio. Sognavamo insieme. Ogni mattina mi chiedeva di che colore è il cielo. E io glielo descrivevo chiaro, di un azzurro tenero dolcissimo, anche quando era nero come il catrame. E finivo per crederci anch'io, per qualche istante, in quel cielo bellissimo». "Andremo in città" ha anticipato di gran lunga "La vita è bella" di Benigni e Cerami. Il racconto, che dà il titolo alla raccolta, compone assieme ad altre storie un libro poetico, dominato da atmosfere dolci e tranquille, ma al tempo stesso permeate dall'angoscia per una tragedia incombente. Come in Primo Levi, cosi in Edith Bruck, la memoria si fa letteratura e la scrittura diventa mezzo per testimoniare al mondo contemporaneo una ferocia umana difficile da raccontare.