Diritto dell'esecuzione civile
Torino, 2023; br., pp. 512.
EAN13: 9791221104592
Luoghi: Italia
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La nuova edizione tiene conto delle modifiche introdotte dalla legge n. 206/ 2021 (che presentava due norme dirette sulla competenza nell'espropriazione presso terzi contro la P.A. e sulla iscrizione a ruolo del pignoramento presso terzi) e dal d.lgs. n. 149/2022, adottato esercitando la delega nella prima contenuta. Nell'aggiornamento si è cercato di ridurre l'estensione del volume, tenuto conto del fatto che all'insegnamento della materia corrispondono, di norma, non più di sei crediti formativi. Sono stati mantenuti i richiami di giurisprudenza, mentre sono stati ridotti all'essenziale quelli di dottrina. Sono state eliminate quelle parti, inserite nel corso delle varie edizioni, che ci sono sembrate inessenziali ai fini dell'esposizione istituzionale della materia. Il volume, sebbene a partire da questa edizione si sia rinunciato all'impegnativo titolo di "manuale", resta pur sempre nato dall'esperienza di docente e così destinato a fini didattici. Stendhal, in una nota lettera indirizzata a Balzac, scrisse che durante la composizione della Certosa di Parma era solito leggere ogni mattina due o tre pagine del codice civile (il Code Napoléon) che con il suo linguaggio semplice, elegante, preciso e conciso, gli consentiva di "prendere il tono" ed "essere sempre naturale". Allora, lo stile di scrittura dei giuristi era d'esempio anche per i grandi romanzieri. Lo stesso non potrebbe ripetersi ora per il Libro III del nostro codice di procedura: a séguito dei disordinati interventi che si sono succeduti dal 2005 a oggi, privi di qualsiasi programmazione e coerenza, esso è divenuto un brogliaccio illeggibile, inquinato da un linguaggio curiale e burocratico.