Dollari e no. Gli Stati Uniti dopo la fine del Secolo Americano
DeriveApprodi
Roma, 2020; br., pp. 224, cm 12x24.
(I libri di DeriveApprodi).
ISBN: 88-6548-316-4
- EAN13: 9788865483169
Soggetto: Saggi Storici
Luoghi: Extra Europa
Extra: Arte Americana
Testo in:
Peso: 0.65 kg
Per leggere gli Stati Uniti degli ultimi decenni, occorre capirne l'attuale fisionomia socioeconomica e politica, quella di un paese diviso e disuguale come mai prima. Occorre analizzare le dinamiche che hanno portato all'elezione di Donald Trump, ripercorrere le discussioni intorno sulla sua figura di autocrate e ricostruire tanto la ripresa della partecipazione elettorale del 2018 che le risposte diffuse e di massa alla sua politica. Fino all'impeachment del 2020. Per leggere l'America dopo la «fine del secolo americano», occorre tracciare le linee dell'evoluzione interna che hanno portato alla situazione attuale: dalle insorgenze sociali e la «crisi generale» degli anni Sessanta e Settanta alla svolta reazionaria veicolata dalla deindustrializzazione e la globalizzazione neoliberista. Una svolta in atto da oltre quarant'anni, iniziata sotto la presidenza Reagan negli anni Ottanta, che non ha mai smesso di rendere i ricchi più ricchi, i poveri più poveri e ridotto i ranghi della middle class. Occorre, dunque, capire che se il lavoro è cambiato con esso sono cambiate le geografie delle città: dalla Silicon Valley a San Francisco, da Manhattan a Seattle, le «classi creative» convivono con le degradate Detroit, Flint, Akron e Youngstown. Dei nuclei urbani protagonisti dell'American Century ciò che resta sono le rovine, tra le quali la fatica di resistere porta a riformare tessuti solidali e nuove esperienze di comunità di base.