Arnaldo Pomodoro. Il grande portale
Bruno Corà - Victoria Lu - Umberto Vattani
Skira
Shanghai, Esposizione Universale, 1 maggio - 31 ottobre 2010.
Milano, 2010; br., ill. b/n e col., tavv., cm 24x28.
(Arte Moderna. Cataloghi).
collana: Arte Moderna. Cataloghi
ISBN: 88-572-0810-9 - EAN13: 9788857208107
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Scultura,Scultura e Arti Decorative - Monografie
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 0.91 kg
L'opera dedicata a Marco Polo è una grande "Porta-Soglia", che è anche muro, parete, in cui gioca l'interiorità dell'esperienza e il rapporto con la comunità esterna. È anche il luogo fondamentale della comunicazione e della comprensione che rimanda all'idea del viaggio e della scoperta: temi che sempre hanno coinvolto e ispirato l'artista e che trovano in questa scultura la loro espressione più compiuta.
E proprio Marco Polo rappresenta l'archetipo del viaggiatore e incarna il senso della scoperta e la tensione verso il nuovo. I suoi resoconti hanno offerto a Venezia, all'Italia e all'Europa un ritratto approfondito, concreto e vivido dell'Oriente e della Cina, tanto che il grande esploratore, a distanza di otto secoli, in una situazione internazionale totalmente mutata, resta ancora l'emblema delle relazioni tra Italia e Cina, tra Occidente e Oriente.
"Con la mia opera - spiega Pomodoro - desidero rendere omaggio al mito del grande viaggiatore veneziano e al contempo testimoniare l'incontro tra due grandi civiltà che oggi, nell'epoca della globalizzazione, partecipano a uno scambio sempre più frequente." La scultura, che misura 10 metri di lunghezza per un'altezza di 12, presenta due facce: l'una dedicata al mondo occidentale con le sue numerose nazioni, l'altra all'immensa Cina con la sua secolare unità. Una sequenza ritmica di segni emblematici, da un lato, che emergono da sotto la superficie del bronzo corrugata e spaccata; dall'altro, una moltitudine di forme (semisfere, cubi, lame, cunei, frecce, crepe...) compone in un gioco di ombre e di luci una complessa narrazione, fatta di differenze e di dialoghi, di scambi e di confronti. In questo modo ho voluto evocare gli incontri e le relazioni dinamiche tra i popoli e le culture e costruire un'opera che sia soglia da oltrepassare e porta da aprire, per esplorare le frontiere dell'ignoto con l'ambizione e la continua ricerca di spostarle.
I sedici grandi rilievi che nei quattro livelli orizzontali e verticali compongono il Portale, pur in una propria autonomia di lettura, interagiscono tra loro e contribuiscono a presentare la scultura nella sua interezza plastica e spaziale e nella sua forza monumentale. Nello stesso tempo inducono a una visione più approfondita e meditata dei singoli dettagli.
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