Il debito delle finzioni
Pagine
Roma, 2020; br., pp. 120, cm 15x21.
ISBN: 88-7557-646-7
- EAN13: 9788875576462
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno,1960- Contemporaneo
Testo in:
Peso: 1 kg
Ogni critico onesto lo sa - e vale anche per gli stessi autori nell'atto medesimo del pensarsi, Heidegger avrebbe semplicemente chiosato, profetato, dell'Esserci: che di libri, di opere letterarie ne escono tante, anche troppe; ma ben poche, sì, pochissimi, quelli atti a lasciare il segno di un'esperienza originale, di una necessità sincera, che il rito e il dettato della scrittura, conservano e testimoniano a futura memoria... Questo è il caso del libro assolutamente originale di Fortunato Bruno. Poeta libero, e integro proprio in questa sua adempiuta, emancipata libertà (insomma trasgressivo ma insieme cogitante, anarchico eppure effusivo, melanconico però ardimentosamente meditativo) e in cui l'Amore è il protagonista assoluto di questi versi, di quest'appello al cuore che comanda ma delega tutto alla mente, al ragionamento, al travaglio inesausto del pensiero che pulsa, soffre o desidera. Una poesia, soprattutto, dove il Desiderio (Desiderio id est Amore) si pone e s'impone come deuteragonista principale, coprotagonista principe di ogni trama non soltanto erotica, emotiva, ma in fondo anche teorica o teorizzata. Un libro, dunque, nuovo, trasgressivo nella sua primitiva dolcezza che arricchisce il panorama poetico nostrano di una voce originale e di sicuro successo.