Chi perde la terra perde la propria anima

Il testamento inedito in Italia del grande sociologo e antropologo Bruno Latour scomparso nel 2022. Il testo è interessante per l'originalità della prospettiva - in senso non moralistico, ma di responsabilità e intelligenza delle cose - con cui l'autore mostra il nesso tra compito profetico del cristianesimo e l'impegno per la custodia della possibilità di una terra vivibile da tutti e tutte. In tal senso si configura come una prosecuzione della riflessione - estremamente precisa - portata avanti da papa Francesco con la Laudato si' sulla cura della casa comune. Esiste, infatti, una connessione profonda tra giustizia ambientale, giustizia sociale e agire nonviolento. Latour compie una magistrale analisi dell'attuale conflitto planetario sul clima e sul futuro della terra, nostra casa comune, con la rivelazione evangelica: l'impegno per ripensare il rapporto con la terra, con l'ambiente come uno dei compiti urgenti - e profetici - per chi legge le Scritture cristiane convinto della loro possibile forza ispirante e orientante.