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Ingiustizia radicale e narcisismo

Giappichelli - Adottati

Torino, 2019; br., pp. 160.
(Università degli Studi "Sapienza" di Roma. Accademia Internazionale di Filosofia del Diritto. 72).

collana: Università degli Studi "Sapienza" di Roma. Accademia Internazionale di Filosofia del Diritto

ISBN: 88-921-3200-8 - EAN13: 9788892132009

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.25 kg


«Le considerazioni esposte in queste pagine discutono il nesso che connette il narcisismo e l'ingiustizia radicale, pensata con attenzione al male radicale. In una prima riflessione, con l'aggettivo 'radicale' si intende nominare quella dimensione narcisistica che non può venire integralmente superata, poiché l'essere umano, anche nelle differenziate relazioni con gli altri, custodisce una modalità di amare se stesso, che comporta uno stadio di identificazione dell'io con la sua immagine. Un narcisismo radicale è ineliminabile, anzi, come si mostrerà, è formativo della sua persona-personalità. Una seconda riflessione coglie che il progetto di concepire e realizzare una giustizia totalmente liberata dalle possibili dimensioni dell'ingiustizia è un progetto mai concretizzabile. Sarebbe necessario un sapere totale sul giusto, non accessibile alla finitudine della condizione umana, qualificata da una coesistenza che presenta l'incidere di una insuperabile ingiustizia radicale, poiché le molteplici visioni della giustizia sono ambientate in un contesto storico-parziale, tale in quanto non può acquisire la configurazione di un contesto sovrastorico-totale-assoluto, estraneo alla condizione umana in ogni pretesa eliminazione dell'ingiustizia radicale. Una terza dimensione, quella del male radicale, si presenta nella impossibilità, per tutti gli esseri umani, di poter raggiungere un bene non attraversato da alcun elemento del male, perché si dovrebbe possedere un sapere totale sul bene, che non può essere patrimonio degli esseri umani, esistenti nella differenziata pluralità dei saperi parziali. Il superamento pieno del narcisismo, dell'ingiustizia e del male, radicali, potrebbe essere perseguito mediante l'itinerario orientato a dare una spiegazione scientifica della libertà (...)» (dall'introduzione). In appendice: «Sull'essenza della libertà» di Max Planck, a cura di L. Avitabile.

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