Il Paese delle Quattro Rive. Corpus Mesopotamico. Vol. 4: "Quando in Alto i Cieli...". La Spiritualità Mesopotamica a Confronto con quella Biblica
Jaca Book
Milano, 2012; br., pp. XXV-323, ill., cm 15x23.
(Di Fronte e Attraverso. 1059).
collana: Di Fronte e Attraverso
ISBN: 88-16-41159-7
- EAN13: 9788816411593
Soggetto: Saggi e Studi sull'antichità
Luoghi: Extra Europa
Testo in:
Peso: 0.456 kg
Lo studio dell'antica Siro-Mesopotamia ci offre il privilegio di poterci avvicinare a un momento cruciale nella storia dell'umanità, il momento in cui si svilupparono due modalità diametralmente opposte della concezione religiosa: quella politeista e quella monoteista, quest'ultima staccatasi come una scheggia dalla prima. La religione mesopotamica sviluppa strutture di controllo che mirano a frammentare l'assoluto in componenti analitiche e impersonali, mentre la religione biblica offre strutture di controllo che mirano a facilitare e regolare una disposizione d'animo pronta ad accettare un assoluto personale, impervio a ogni frammentazione. Questo volume mette in luce la valenza spirituale del politeismo. La spiritualità è la forma più alta del desiderio, desiderio di stabilire un contatto con un assoluto che ci condiziona alle radici, in modi incontrollabili. Ed è proprio da questo aspetto di "controllo" che entra in gioco la religione. La religione è, quindi, la codificazione del modo in cui questo desiderio dell'assoluto viene strutturato. Dove la strutturazione diventa fine a se stessa, la religione si ossifica e fossilizza. Quando invece si mantiene vivo il senso di un assoluto verso il quale tende sempre il nostro desiderio, per quanto incanalato in moduli espressivi socialmente validi, lì è dove la religione si mantiene come una forma viva di spiritualità. Prefazione di Mons. Franco Buzzi.