La forma dell'effimero. Tra allestimento e architettura: compresenza di codici e sovrapposizione di tessiture
Lybra Immagine
Milano, 2000; br., pp. 120, ill. b/n, cm 21,5x24.
(Architettura e Design).
collana: Architettura e Design
ISBN: 88-8223-042-2
- EAN13: 9788882230425
Soggetto: Saggi (Arte o Architettura),Urbanistica e Viabilità
Testo in:
Peso: 0.45 kg
Da una parte: l'arte, dall'altra: l'architettura. Tra le due, l'allestimento come mediazione tra mondi apparentemente sempre più lontani. L'analisi svolta in questo volume, così come il carattere dell'impostazione storiografica, hanno come obiettivo il disvelamento dei meccanismi che stanno alla base di tale rapporto, sotto il profilo del linguaggio e della forma. In particolare l'allestimento, la tecnica del mostrare, è indicato come topos morfogenetico per l'architettura secondo un percorso, una genealogia che a partire dall'Umanesimo fino agli albori del Terzo Millennio, crea una continuità tra figure come Paolo III Farnese, Gianlorenzo Bernini, Carlo Scarpa, Aldo Rossi, i "Radicals", Peter Eisenman, Enric Miralles ed altri. E' un'analisi che pone l'allestimento come fondamento espressivo per l'architettura nella prospettiva, per quest'ultima, di sfuggire all'oggettivazione di un sapere banalmente normativo, attraverso il libero dispiegamento del "talento" individuale. Il concetto di " effimero", inteso come categoria estetica, "cronografica", metaforica, è la chiave di volta per la comprensione del nesso arte-allestimento-architettura in un complesso panorama dominato dalla compresenza di codici e dalla sovrapposizione di tessiture, in una parola, il palinsesto.