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La lingua neutrale. Una voce fuori dal coro per ricostruire l'Europa

Kellermann

Vittorio Veneto, 2020; br., pp. 80, ill., cm 15x21.
(Iteranda. 34).

collana: Iteranda

ISBN: 88-6767-094-8 - EAN13: 9788867670949

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.16 kg


Alla fine della Prima guerra mondiale, assieme all'Impero Austro-ungarico, spariva nel cuore dell'Europa Moresnet, un piccolo Stato neutrale, schiacciato tra Belgio, Germania e Paesi Bassi, che nel 1908 aveva scelto di adottare una lingua al di sopra delle parti. Non il francese, il tedesco o il nederlandese, ma un idioma facile e immediato creato da Ludwik Lejzer Zamenhof: l'esperanto. Una lingua che nell'intento del suo ideatore, non voleva offendere, non voleva sminuire o sovrapporsi agli altri idiomi nazionali, ma essere solo una sorta di arbitro imparziale per agevolare il dialogo e la risoluzione dei conflitti. Una lingua neutrale. Prefazione di Gianluca Volpi.

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