Hank Folder
Illustrazioni di Chenzo M.
Traduzione di Baldolini F.
Cosenza, 2021; br., pp. 120, ill., cm 17x24.
ISBN: 88-94973-07-7
- EAN13: 9788894973075
Soggetto: Fumetti
Testo in:
Peso: 1 kg
"Hank Folder" (2019), sceneggiato da Rodrigo Canessa per i disegni di Matías Chenzo, è un'opera decisamente singolare, in un panorama fumettistico ormai molto affollato di proposte. I due autori, entrambi argentini classe 1990, hanno esordito verso il 2016 inserendosi in una lunga tradizione fumettistica del loro paese natale che ha avuto grande influsso presso di noi. Una matrice che si vede dalla ripresa del genere noir - in modo però obliquo, ironico, sarcastico e paradossale - sotto il profilo della narrazione. Coerentemente, dal punto di vista del disegno, troviamo la scelta di un bianco e nero fortemente contrastato, nel caso di questo fumetto intercalato a eleganti acquerellature e ad un tratto caricaturale e umoristico, sebbene di un humour nerissimo come si confà a questa sulfurea narrazione, che a tratti ha qualcosa di quasi lynchiano. Il collegamento con un certo hard boiled fumettistico argentino infatti viene qui declinato in un modo assolutamente originale. La vicenda inizia subito in medias res, in una scena al contempo inquietante e grottesca. Si intersecano subito due classici tropi del genere noir: l'inizio a rebours, col protagonista sul punto di morire per mano di sicari, e al tempo stesso quello che vuole l'eroe catapultato, completamente ignaro, in una vicenda in cui non ricorda neppure la propria identità. Questo doppio presupposto narrativo, introdotto fin dalle primissime tavole, viene poi interrotto da un misterioso narratore palese dall'aria vagamente diabolica, che riannoda le fila della trama e ci riporta a quando tutto era iniziato. Se fino a qui siamo in un campo classico, per quanto decisamente ben giocato, il prosieguo della storia ci conferma lo straniamento prodotto da un tratto cartoonesco, per quanto graffiante e niente affatto rassicurante. Infatti l'indagine avviata dal presunto Hank lo conduce a incontri surreali e a un vagabondare alienante su una pista che apre molti più dubbi di quelli che risolve (e non tutti saranno chiariti nel finale, lasciando materiale per ulteriori speculazioni).