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Il fantasma dell'identità. Il cinema italiano e la modernità

Edizioni Unicopli

Monza, 2003; br., pp. 180, cm 11,5x20,5.
(Contaminazioni. 6).

collana: Contaminazioni

Soggetto: Cinema

Periodo: Nessun Periodo

Luoghi: Nessun Luogo

Testo in: testo in  italiano  

Peso: 0.86 kg


Da Visconti a Antonioni, il cinema italiano ha continuamente messo in scena la difficile e spesso irrisolta ricerca di un'identità individuale e collettiva nello snodo epocale che ha visto l'affermarsi nel nostro paese della moderna società industriale. Il volume analizza alcuni dei passagginevralgici di questo percorso, soffermandosi su alcuni capolavori indiscussi (da Rocco e i suoi fratelli a L'avventura), sul genere-chiave del nostro cinema (la commedia italiana) e su alcuni degli autori più rappresentativi del cosiddetto cinema medio (da Scola a Pietrangeli, da Monicelli a Muccino). Il metodo d'analisi utilizza di volta in volta strumenti sociologici e filmologici, a partire da un'ipotesi di fondo: quella dell'assenza - nel nostro cinema come nella società che esso ha messo inscena - di una borghesia capace di farsi a tutti gli effetti classe dirigente.

AUTORE:
Gianni Canova è Professore di Storia e critica del cinema presso l'Università IULM di Milano. Direttore del mensile Duel, è stato critico cinematografico per la Repubblica, il Manifesto, "Sette" del Corriere della sera e La Voce di Indro Montanelli. Tra le sue pubblicazioni più recenti, L'alieno e il pipistrello. La crisi della forma nel cinema contemporaneo (Milano 2001) e La visione dell'invisibile (Milano 2002). E' il curatore della Garzantina Cinema(Milano 2002).

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