Il turno di notte. La poesia portoghese nel secondo Novecento
Artemide Edizioni
Roma, 2014; br., pp. 263, ill. b/n, cm 15x21.
(Proteo. 76).
collana: Proteo
ISBN: 88-7575-190-0
- EAN13: 9788875751906
Periodo: 1800-1960 (XIX-XX) Moderno
Testo in:
Peso: 0.43 kg
Nel 1987 la casa editrice Frenesi pubblica a Lisbona l'antologia poetica Sião (Sion). Un libro scomodo, che ha l'audacia di affiancare ai grandi nomi del canone poetico portoghese quelli di poeti grosso modo sconosciuti; inventando una tradizione instabile, perché priva dell'avallo delle istituzioni, però energica e senza debiti: disinvolta. Una produzione di certo poco letta e poco studiata nel momento in cui viene alla luce: un "turno di notte", appunto, come la definisce Antonio Cabrita. E la poesia che si afferma dopo il 1974, finita la dittatura, e che si realizza in contesti eterodossi, dando voce a tematiche fino ad allora troppo rischiose per venire affrontate apertamente: la sessualità, la dissidenza, il margine; l'improduttività come scelta esistenziale. Curata dai poeti Paulo da Costa Domingos, che ne è anche l'editore, Al Berto, uno dei massimi esponenti della sua generazione, e Rui Baião, Sião si offre come "azione collettiva", garantendo ai poeti della nào-geracào degli anni Settanta e Ottanta un luogo in cui manifestarsi come gruppo, palesando identità eterogenee ma condivise. All'analisi del contesto storico-culturale dell'epoca e dei metodi di lavoro della casa editrice Frenesi, dove la relazione fra autori ed editore risulta studiatamente centrata sull'affetto piuttosto che su ragioni di mercato, segue la traduzione con testo a fronte dei poeti che rappresentavano, alla fine degli anni Ottanta, la "contemporaneità".